Stazione centrale, eurostar delle 7,55, direzione Roma. Non c’è tanta gente: un gruppo di giovani che va a fare un concorso, e che si porta nel bagaglio un carico di speranze, il professionista con la sua borsa firmata, un’anziana signora che trascina a fatica il trolley e che, quando arriva davanti all’unica scala mobile, si blocca, quasi impietrita, guardandosi attorno smarrita.
Un cartello avverte: impianto fermo per lavori di riqualificazione, un nastro di plastica limita la zona. Io, che già devo aiutare mia moglie (che diavolo carica nelle sue valigie, ogni volta che parte) cerco di alleviare il disagio della povera donna, ed anche di un’altra signora che, tra l’altro, è claudicante.
In breve mi trasformo in portabagagli, arrampicandomi sulle scale fino al binario 4, per fortuna che non ci hanno spedito all’ultimo. Benedetti quegli uomini col camice che, fino a non molti anni fa, attrezzati col loro carrettino, erano pronti, all’arrivo di ogni convoglio, a dare una mano a chi, già stanco per il viaggio, non se la sentiva di trascinare i bagagli.
La scala…immobile è lì da anni e ricordo di averla vista in funzione solo in rarissime occasioni. Essendo l’unica, mentre ne sarebbe necessaria una per ogni accesso ai binari, la manutenzione non dovrebbe essere un problema. Se si guasta così di frequente, un motivo ci sarà, forse un difetto strutturale, non siamo tecnici della materia, e neanche di altre, per poter esprimere un nostro giudizio, ma certamente così non è possibile continuare.
La scala…immobile è lì da anni e ricordo di averla vista in funzione solo in rarissime occasioni. Essendo l’unica, mentre ne sarebbe necessaria una per ogni accesso ai binari, la manutenzione non dovrebbe essere un problema. Se si guasta così di frequente, un motivo ci sarà, forse un difetto strutturale, non siamo tecnici della materia, e neanche di altre, per poter esprimere un nostro giudizio, ma certamente così non è possibile continuare.
La stazione ha avuto qualche miglioria, ma non è bastato per renderla adeguata ad un’ importante città come la nostra che in questi giorni, grazie a Dio, continua ad ospitare turisti. Ce la faranno i nostri eroi a renderla “qualificata”, prima che arrivi l’ondata dei marinai d’Italia che hanno scelto Reggio per il loro raduno nazionale?
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