10/04/12

ANDREA BARONI, L'UOMO CHE SUSSURRAVA ALLE NUVOLE

L'appuntamento è per martedì 17, ore 18, salone Di Liegro di palazzo Valentini, in via IV Novembre 119. E' in programma, infatti, a cura della casa editrice EdiLazio, la presentazione del libro d'una giovane collega, Annalisa Venditti, dal titolo accattivante: "Andrea Baroni, il cavaliere delle rose e delle nuvole".
Sono previsti gli interventi dello scrittore e autore Rai Enzo Cicchino, dello psichiatra e scrittore Vincenzo Maria Mastronardi, noto per le sue frequenti apparizioni in programmi tv, e del metereologo Paolo Sottocorona, che ci aggiorna sulle previsioni del tempo dagli schermi de La 7. Presenti, ovviamente, il generale Baroni, classe 1917, ma ancora in gambissima, e l'autrice.
Il compito di moderatore è affidato al giornalista e scrittore Willy Pocino.
Il lavoro di Annalisa Venditti, che ho avuto il piacere di conoscere in occasione degli esami per l'abilitazione all'esercizio della professione giornalistica, all'Ordine nazionale, da lei brillantemente superati, nasce da una ricerca storica sui militari italiani internati nei lager tedeschi dopo l'8 settembre del 1943.
La Venditti, da anni, dedica tempo e passione alla ricerca delle storie di nostri soldati che patirono le sofferenze dei campi di concentramento, tra loro anche Baroni, che ebbe come compagno di prigionia anche Giovannino Guareschi, popolare per aver dato vita alle figure di don Camillo e Peppone, il sindaco comunista della Bassa emiliana. La giovane giornalista anche alla tesina presentata agli esami orali ha voluto dedicare uno studio particolare, raccontando la vicenda dei prigionieri che riuscirono, con mezzi di fortuna, a far nascere nel lager un giornale che Annalisa, con la cura d'un archeologo, ha riportato alla luce.
Due generazioni a confronto, per la prima volta Baroni sveste i panni del metereologo che per trent'anni ha parlato ogni sera agli italiani, abituandoli a "credere" nelle previsioni del tempo, quando i mezzi tecnologici erano quelli che erano. Il generale, ormai da tempo a riposo, e che porta con spavalda disinvoltura gli...anta, ha aperto le pagine del suo diario di guerra, quasi volesse farli uscire da una immaginaria cassaforte. Annalisa Venditti li ha raccolti, giorno dopo giorno, e ne è venuto fuori un libro che potremmo definire a metà tra la rigorosa ricerca storica e lo sforzo di fantasia, senza mai scadere nell'ovvio.
Baroni non ha mai smesso di portare nel taschino della giacca la targhetta metallica col numero di riconoscimento da internato, il ricordo vivo e presente di quel tempo offerto alla patria in armi, senza mai perdere la dignità di uomo. Finita la guerra, Andrea Baroni è tornato ad essere il "cavaliere delle nuvole" e lo è ancora.

07/04/12

C'ERA UNA VOLTA ROMA LADRONA, RIVOLGERSI IN VIA BELLERIO

C'è una strana aria in questi giorni negli ambienti politici della Capitale, invasa, come al solito, da comitive di turisti che, per fortuna, la scelgono ancora come meta delle vacanze pasquali. Nessuno si aspettava, anche se da qualche parte la voce, quasi un sussurro, era uscita di una inchiesta sui soldi della Lega, che il caso deflagrasse in maniera tanto violenta.
Dopo il tesoro della Margherita "inghiottito" dal cassiere Lusi, che dai giudici ci manda anche la moglie, dopo i pettegolezzi sulla gestione del patrimonio dell'ex Alleanza nazionale, ereditato a sua volta dal vecchio Msi di Almirante, pochi avrebbero sospettato che i milioni erogati dallo Stato alla Lega-partito venissero gestiti così come pare facesse questo tesoriere, il Belsito dalla faccia che mi ricorda quello d'un commerciante di suini della bassa Padana.
Che poi ci finisse in mezzo anche la 'ndrangheta, che a quanto pare ormai è dovunque, per la gioia del procuratore Pignatone che promette di darle filo da torcere anche a Roma e dintorni, chi l'avrebbe mai immaginato?.
Bossi dice che non si farà dimenticare, e su questo siamo disposti a giurare, qualche dito medio alzato e qualche rutto al microfono d'una spaurita collega televisiva ci verranno offerti, ma non penso che il popolo leghista, gente sana, che ha creduto in lui come fosse il Messia, sia disposta a giustificarlo, una volta che l'opinione pubblica verrà messa al corrente di tutto quanto c'è nelle carte di chi sta indagando.
Naturalmente, si parla di complotto, di tradimenti, mentre Bobo Maroni, ancora scortatissimo come fosse ministro in carica, viene subissato dagli insulti di chi lo ritiene il regista di questa operazione di demolizione del mito Bossi.
I giorni che verranno diranno, ma per il Carroccio è una brutta botta. Di tutto questo trambusto vuole approfittare Di Pietro, per giocarsi la carta del referendum per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Prevista ressa ai gazebo per la raccolta firme. Ma anche l'ex magistrato di Mani Pulite potrebbe avere qualche sorpresa, se qualcuno andasse a ficcare il naso sulla gestione delle casse di IDV. Non è una Pasqua serena per tanti italiani, alle prese con difficoltà economiche senza precedenti e anche la categoria dei giornalisti non se la passa tanto bene, con testate che chiudono, altre che "razionalizzano" e altre che fingono crisi per nascondere magagne gestionali. Ma questa è altra storia, di cui vi parlerò prossimamente. Il mio blog non chiuderà. Se Dio lo vorrà.