05/09/08

SE IL PAVONE METTE LE PENNE ALTRUI


Ha cominciato, come era giusto, il presidente regionale di Confindustria, De Rose, al quale Emma Marcegaglia ha trasmesso, e solo a lui, crediamo giustamente, visto il ruolo che ricopre il noto imprenditore cosentino del settore tipografico, le "più vive congratulazioni".
Ma c'è stato chi, come il signor Francesco Femia, presidente degli industriali della provincia reggina (ma proprio di tutti?) non ha perso l'occasione per far sapere che anche a lui sono arrivati i complimenti per l'opera di "pulizia" fatta, mettendo alla porta del palazzotto di via del Torrione inquisiti, condannati, sospettati, senza licenza antimafia, insomma gentaglia non degna (anche se qualcuno di essi il voto a Femia crediamo l'abbia pur dato, per consentire una elezione plebiscitaria, qual è stata quella dell'imprenditore gioiosano) di restare nei ranghi dell'associazione.
Abbiamo ancora nelle orecchie l'editoriale trasmesso da ReggioTv, a firma del suo editore, Lamberti Castronuovo, già vice presidente di Confindustria nell'era Mauro, all'indomani della prima elezione dell'illustre sconosciuto Femia. Lamberti usò espressioni durissime, tanto da far prevedere un certo interesse da parte della Procura antimafia, solo che alcune delle cose dette (ma noi, ovviamente, non ci crediamo) fossero rispondenti al vero.
Ma così vanno le cose nella nostra città, sempre più colonizzata. Presto, usa dirmi ogni volta che lo incontro un caro amico, procederanno d'ufficio contro le persone perbene. Che la madonna della Consolazione ci protegga!.

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