E' stato un Ferragosto tragico, anche se per fortuna non ci sono stati incidenti stradali di particolare gravità, ma è stata ugualmente una giornata terribile (nel ricordo della strage di Duisburg) per via degli incendi che hanno devastato il territorio calabrese, in tre province su cinque, e i dirimpettai monti Peloritani.
Già di prima mattina, mentre la gente si affrettava a raggiungere le mete della gita tradizionale, prima che il traffico diventasse difficile, era possibile ammirare sulle colline di Messina, zona san Filippo, proprio sottto il Santuario di Dinnamare, un'alta colonna di fumo, che è durata fino a sera provocando un aumento della già torrida temperatura e rendendo difficile la vita a quei messinesi che avevano scelto il litorale ionico per trascorrere il giorno di festa istituito (bontà sua) dall'imperatore Augusto.
Quello che il cittadino comune si chiede, di fronte a tanto scempio, considerato che il novanta per cento degli incendi è di chiara matrice dolosa, è se sia possibile attuare una strategia, da parte delle Istituzioni, delle amministrazioni locali, per porre fine ad un fenomeno che è diventato la costante di ogni estate. Noi crediamo che, senza spese eccessive,si possano costituire gruppi di giovani, con contratti trimestrali, incaricandoli non solo della sorveglianza, ma anche dei rapporti con coloro che la montagna la frequentano, facendo opera di sensibilizzazione e "battendo" i boschi a tutte le ore, per scoraggiare chi avesse intenzione di trasformarsi nel Nerone di turno.
Si darebbe lavoro, anche se temporaneo, a tanti ragazzi, il territorio verrebbe presidiato non militarmente, ripetendo una formula studiata dall'ex presidente del Parco d'Aspromonte, Tonino Perna, che riuscì ad ottenere risultati eccezionali con un abbattimento pressochè totale della percentuale di roghi che hanno finito quest'anno col trasformare tante amene contrade in gironi infernali. Siamo sicuri che non è possibile proprio fare nulla?.
Si darebbe lavoro, anche se temporaneo, a tanti ragazzi, il territorio verrebbe presidiato non militarmente, ripetendo una formula studiata dall'ex presidente del Parco d'Aspromonte, Tonino Perna, che riuscì ad ottenere risultati eccezionali con un abbattimento pressochè totale della percentuale di roghi che hanno finito quest'anno col trasformare tante amene contrade in gironi infernali. Siamo sicuri che non è possibile proprio fare nulla?.
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