28/08/08

FINI, QUANTO RUMORE PER UN TUFFO NEL MARE BLU

Lungi da me l'idea di fare il difensore d'ufficio di Gianfranco Fini. Non sono stato, nè sarò mai, un uomo di destra, mio padre, che aveva fatto la guerra e la Resistenza, mi ha allevato al culto dell'antifascismo ed al sacro rispetto di valori quali la libertà, la tolleranza, la democrazia.
Tra l'altro, il nostro presidente della Camera, innamorato come non mai e attratto assai dalla giovane compagna ex fiamma di Gaucci, come hanno documentato recentemente alcune foto un pò...birichine, non è che mi sia tanto simpatico, ma non avendolo mai conosciuto di persona (ma non me ne faccio un cruccio) non sono in grado di esprimere un giudizio serio.
Ora, si è scatenata la bagarre per quella sua immersione nelle acque incontaminate di Gorgona (le conosco anch'io, essendo un modesto appassionato di mare e navigando di tanto in tanto) senza accorgersi che c'erano dei limiti fissati dalla riserva marina.
Lui si è subito cosparso il capo di cenere e si è detto disposto a pagare la multa per aver "inquinato" (dopo tutto è un politico!) quelle acque solcate comunque dalle imbarcazioni di altri personaggi più o meno inquinanti quanto Fini.
Io credo che, essendo su un mezzo dei vigili del fuoco (come presidente della Camera ne ha diritto, e il suo predecessore, compagno Bertinotti, di questi privilegi ha fatto ampiamente uso) qualcuno avrebbe dovuto informarlo, così come da prefettura e questura, responsabili della tutela di importanti personalità sarebbero dovuti arrivare i consigli su dove e come immergersi, anche perchè questa estate Gianfranco Fini è pedinato dai paparazzi più della coppia Briatore-Gregoraci. Il nostro elegante presidente non ha rubato coralli, per farne dono alla sua Elisabetta, nè ha arpionato qualche grosso pesce. Tanto rumore per nulla, ma i giornali, in questi giorni, con qualcosa bisogna riempirli, in attesa che ricominci il teatrino della politica.

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