Lungi da me l'idea di fare il difensore d'ufficio di Gianfranco Fini. Non sono stato, nè sarò mai, un uomo di destra, mio padre, che aveva fatto la guerra e la Resistenza, mi ha allevato al culto dell'antifascismo ed al sacro rispetto di valori quali la libertà, la tolleranza, la democrazia.
Tra l'altro, il nostro presidente della Camera, innamorato come non mai e attratto assai dalla giovane compagna ex fiamma di Gaucci, come hanno documentato recentemente alcune foto un pò...birichine, non è che mi sia tanto simpatico, ma non avendolo mai conosciuto di persona (ma non me ne faccio un cruccio) non sono in grado di esprimere un giudizio serio.
Ora, si è scatenata la bagarre per quella sua immersione nelle acque incontaminate di Gorgona (le conosco anch'io, essendo un modesto appassionato di mare e navigando di tanto in tanto) senza accorgersi che c'erano dei limiti fissati dalla riserva marina.
Lui si è subito cosparso il capo di cenere e si è detto disposto a pagare la multa per aver "inquinato" (dopo tutto è un politico!) quelle acque solcate comunque dalle imbarcazioni di altri personaggi più o meno inquinanti quanto Fini.
Io credo che, essendo su un mezzo dei vigili del fuoco (come presidente della Camera ne ha diritto, e il suo predecessore, compagno Bertinotti, di questi privilegi ha fatto ampiamente uso) qualcuno avrebbe dovuto informarlo, così come da prefettura e questura, responsabili della tutela di importanti personalità sarebbero dovuti arrivare i consigli su dove e come immergersi, anche perchè questa estate Gianfranco Fini è pedinato dai paparazzi più della coppia Briatore-Gregoraci. Il nostro elegante presidente non ha rubato coralli, per farne dono alla sua Elisabetta, nè ha arpionato qualche grosso pesce. Tanto rumore per nulla, ma i giornali, in questi giorni, con qualcosa bisogna riempirli, in attesa che ricominci il teatrino della politica.
Ora, si è scatenata la bagarre per quella sua immersione nelle acque incontaminate di Gorgona (le conosco anch'io, essendo un modesto appassionato di mare e navigando di tanto in tanto) senza accorgersi che c'erano dei limiti fissati dalla riserva marina.
Lui si è subito cosparso il capo di cenere e si è detto disposto a pagare la multa per aver "inquinato" (dopo tutto è un politico!) quelle acque solcate comunque dalle imbarcazioni di altri personaggi più o meno inquinanti quanto Fini.
Io credo che, essendo su un mezzo dei vigili del fuoco (come presidente della Camera ne ha diritto, e il suo predecessore, compagno Bertinotti, di questi privilegi ha fatto ampiamente uso) qualcuno avrebbe dovuto informarlo, così come da prefettura e questura, responsabili della tutela di importanti personalità sarebbero dovuti arrivare i consigli su dove e come immergersi, anche perchè questa estate Gianfranco Fini è pedinato dai paparazzi più della coppia Briatore-Gregoraci. Il nostro elegante presidente non ha rubato coralli, per farne dono alla sua Elisabetta, nè ha arpionato qualche grosso pesce. Tanto rumore per nulla, ma i giornali, in questi giorni, con qualcosa bisogna riempirli, in attesa che ricominci il teatrino della politica.
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