Le segnalazioni sono ormai parecchie ogni giorno e arrivano da tutti i centri della Calabria dove, in questo periodo, maggiore è l'afflusso di turisti e villeggianti, che continuano purtroppo ad essere i classici "polli da spennare", tanto passano e vanno via, chi li vede più.
E di questo passo, sì che non ne vedremo più davvero, se al ristorante il conto è salato più di un barile di alici in salamoia, se una gita in barca ti costa la bellezza di 70 euro, se un ombrellone (mai in prima fila) lo paghi non meno di 15 euro, e te ne devi stare per tutta la giornata rannicchiato sulla sua sdraio, se non vuoi che i tuoi piedi vadano a...massaggiare la schiena di chi sta nell'ombrellone davanti al tuo, e che per quella posizione ha pagato più di te.
Ci chiediamo che fine facciano i reclami, le vere e proprie denunce che cittadini esasperati, talvolta infuriati, inoltrano alle organizzazioni di tutela dei consumatori e se qualcuna delle richieste di risarcimento arrivi a buon fine.
Certamente, di questo passo, parlare di sviluppo turistico resta una mera enunciazione, un modo per dare fiato alla bocca nei convegni che, a iosa, vengono fatti un pò dovunque, nelle fresche serate in montagna o in riva al mare, con l'immancabile presenza dei politici di zona che queste occasioni, magari mettendosi in tenuta casual, per sembrare ancora più vicini al cittadino, non se le perdono di certo.
Tutto questo ambaradan estivo finisce e i problemi restano insoluti, da anni, mentre gli assessori passano con i loro programmi mirabolanti, i viaggi promozionali all'estero, le consulenze a noti (?) giornalisti perchè esaltino le bellezze della nostra terra, previa adeguato cachet. Qualcuno di loro, tanto per arrotondare, si dà da fare anche nel settore pubblicitario, un mondo tutto particolare nel quale si muovono personaggi che, in altri contesti, faremmo bene ad evitare.
Arrivano i turisti, ma sì, continuiamo a bastonarli, tanto al massimo protesteranno un pò, e si metteranno in fila sulla A 3 facendo lo slalom tra i cantieri. Buone vacanze.
Certamente, di questo passo, parlare di sviluppo turistico resta una mera enunciazione, un modo per dare fiato alla bocca nei convegni che, a iosa, vengono fatti un pò dovunque, nelle fresche serate in montagna o in riva al mare, con l'immancabile presenza dei politici di zona che queste occasioni, magari mettendosi in tenuta casual, per sembrare ancora più vicini al cittadino, non se le perdono di certo.
Tutto questo ambaradan estivo finisce e i problemi restano insoluti, da anni, mentre gli assessori passano con i loro programmi mirabolanti, i viaggi promozionali all'estero, le consulenze a noti (?) giornalisti perchè esaltino le bellezze della nostra terra, previa adeguato cachet. Qualcuno di loro, tanto per arrotondare, si dà da fare anche nel settore pubblicitario, un mondo tutto particolare nel quale si muovono personaggi che, in altri contesti, faremmo bene ad evitare.
Arrivano i turisti, ma sì, continuiamo a bastonarli, tanto al massimo protesteranno un pò, e si metteranno in fila sulla A 3 facendo lo slalom tra i cantieri. Buone vacanze.
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