20/08/08

AUTOSTRADA, TANTE VITE, TANTE STORIE


Per chi viene dal Nord, superato lo svincolo di Mileto, l’autostrada è una lunga striscia d’asfalto tra dolci colline e s’insinua tra giovani uliveti per andare ad infilarsi, qualche chilometro più avanti, tra i verdi e sterminati agrumeti: è la Piana.
Di mattina presto, dalle Serre, viene giù, anche d’estate, una nebbiolina che fa tanto campagna inglese, ai lati del Mesima maestosi pioppi.
Per chi va verso Nord, la marcia è meno veloce, due curvoni frenano lo slancio di chi vuol dare gas. Le ammaccature e le tracce di vernice sul guard-rail sono il segno inequivocabile di quello che può accadere agli imprudenti.
Ma non c’è autovelox che tenga, quando l’ansia di tornare a casa, e per chi va in Sicilia, una cinquantina di chilometri lo separano dallo Stretto, fa dimenticare la stanchezza di lunghe ore al volante.
La morte è sempre in agguato, in quel tratto dove ti sembra di volare, lì come più avanti, quando da Sant’Onofrio inizia la lunga discesa verso Vibo.
E non è un caso se proprio qui, con agghiacciante cadenza, l’asfalto si tinge del rosso del sangue. Si rischia la morte anche se ci si ferma a soccorrere qualcuno: è ancora vivo il ricordo della tragica fine del professor Alberto Neri, che pagò con la vita un gesto d’altruismo.
Il cronista riavvolge il nastro della memoria e torna all’inizio degli anni Settanta. Quattro banditi incappucciati sbucarono da dietro un albero, e afferrarono due valigie piene zeppe di denaro che l’emissario della famiglia quasi lanciò dal finestrino.
Era il riscatto pagato per la liberazione di Paul Getty, erede d’una immensa fortuna, “ospite” per mesi in una prigione dell’Anonima sequestri calabrese.
E, andando ancora più su, quando il Reggino cede il passo alla giovane provincia vibonese, qualcuno s’affiancò all’auto sulla quale viaggiava una famigliola americana, diretta verso la Sicilia.Un proiettile centrò al capo Nicolas Green, che dormiva beato sul sedile posteriore, la sua morte commosse il mondo intero, la volontà dei genitori ha restituito la vita a sei persone che hanno avuto in dono gli organi del piccolo Nicolas.
Tante storie, tante vite, e lungo la A3 il serpente di auto procede, ora lento, ora veloce. Le vacanze non possono attendere.

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