Roma è ancora più bella nelle mattinate soleggiate, tutta piena di voci e di colori, comitive di turisti sciamano tra i Fori, ammirano estasiati le tracce dell'impero sul quale il sole non tramontava mai.
Quale migliore momento per fare due passi in compagnia d'un collega, ma soprattutto un amico da sempre, un legame consolidato da anni di lavoro comune, per me un fratello. Anche lui, per ragioni familiari, ha scelto la città eterna per trascorrervi serenamente gli anni della pensione. Un'occasione per camminare e conversare, informarsi di amici comuni, rievocare episodi della nostra lunga carriera di giornalisti, quando il mestiere lo si faceva davvero per passione e solo i più forti resistevano nelle redazioni dove i giovani dovevano, come si suol dire, mangiare pane duro, se volevano farcela.
Un caffè in galleria Sordi, a due passi da palazzo Chigi al solito "assediato" da troupe televisive e da manifestanti: appartati, il presidente della giunta regionale calabrese, Agazio Loiero, e l'ex consigliere regionale e deputato Ds Marilina Intrieri, alla ricerca di nuove collocazioni e di una ribalta politica. Chissà cosa si staranno dicendo.
Arrivano il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Bova, con l'ex sottosegretario del Governo Prodi, Gigi Meduri, un veloce saluto e via quasi di corsa, Loiero lo ignorano, avranno altro da fare, oggi, che la classe politica calabrese è quasi tutta in trasferta a Roma, i problemi laggiù possono attendere.
Passa veloce anche Antonio Di Pietro, con il suo piccolo seguito, un accigliato Franco Marini, accompagnato da una guardia del corpo, raggiunge gli uffici dei parlamentari in via del Pozzetto, vicino piazza San Silvestro, dove una volta c'era la frequentatissima sala stampa presidiata giorno e notte da giovani aspiranti giornalisti che iniziavano la loro gavetta facendo i "trombettieri", dettando via telefono ai giornali i pezzi scritti da colleghi già affermati.
"Anche io ho cominciato così" mi confida Gilberto Evangelisti, già capo del pool sportivo della Rai, figura di spicco nell'Ordine e nel sindacato, persona amabilissima, premurosissimo con i colleghi delle commissioni d'esame, nella sua veste di segretario, per tantissimo tempo.
Le auto sfrecciano veloci, Katia Ricciarelli esce da un portone in via Frattina, biondissima, il viso nascosto da un paio d'occhialoni. Roma, città della politica e degli affari, attorno ai palazzi del potere s'agita una miriade di personaggi che, a una certa ora, trovi nei ristoranti alla moda, tanto qualcuno che paga c'è sempre. Bellissima giornata, ieri, a Roma, dove il tempo, talvolta, sembra fermarsi, in serata c'è un'altra occasione, diciamo mondana, canzoni napoletane in pizzeria, dalle parti dell'Alberone. Ma che voglio di più dalla vita........
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