04/02/09

A ROMA LA MOSTRA DI GITTE THUNE ANDERSEN MONORCHIO

Inaugurata, venerdì 6, alla presenza di numerosi personaggi del mondo politico-istituzionale, dell'arte, della cultura, del giornalismo e dello spettacolo, la mostra personale di Gitte Thune Andersen, sposata col reggino Andrea Monorchio, già ragioniere generale dello Stato.
La galleria scelta per questo importante evento è la Monogramma di via Margutta, del noto gallerista anche lui reggino Giovanni Morabito.
“ Gitte Thune Andersen, scrive nella presentazione al catalogo Claudio Strinati, sovrintendente per i beni artistici e storici di Roma, ha attraversato tante esperienze e tradizioni tra la sua nativa Danimarca, l’ Inghilterra, gli Stati Uniti, la Russia, l’ Egitto, il Giappone e finalmente l’ Italia dove attualmente vive e lavora. I suoi soggiorni in tanti diversi Paesi non sono stati mai occasionali ma sempre profondamente coinvolti con la cultura del luogo.
Ne sarebbe forse potuto scaturire una sorta di colto eclettismo e invece niente del genere è riscontrabile nella sua opera. Il fatto è che l’ artista si è di volta in volta immersa in situazioni e sensibilità anche molto lontane fra loro avendo però sempre di mira un suo obiettivo che non è mai mutato nel corso del tempo ma si è solo arricchito di sempre nuove sollecitazioni dentro un linguaggio unitario”.
Karl Katz, del Metropolitan Museum of Art, così si esprime: “Le meraviglie della Natura hanno sempre riempito l'artis­ta di uno stupore reverenziale: le forme affascinanti delle nuvole, le sagome di colline e montagne, il mistero del mare, sono per lei fonte di gioia profonda. Thune Andersen le ricrea nella sua immaginazione, in un gioco di rimandi fra i paesaggi e i suoi stati d'animo. Ha elaborato paesaggi, deserti, marine, cieli, tramutandoli in notturni, rapsodie, semplici canzoni e melodie. Bisognerebbe cercare di guar­dare questi dipinti non solo con gli occhi, ma anche con le orecchie, canticchiando fra sé e sé i suoni che si offrono allo sguardo."

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