19/04/09

DA VELTRUSCONI AD ALEMANNO ROMA STA CAMBIANDO DAVVERO




Cosa è cambiato a Roma negli ultimi due anni? La città eterna sta lentamente mutando il volto, da quando al Campidoglio s'è insediato Alemanno che, per la verità, non mi è mai stato troppo simpatico, avendo una naturale idiosincrasia per la destra post fascista che, lui, al pari di Fini e di altri, incarna egregiamente.



Ma, alla luce di quanto ogni giorno, da uomo della strada, vedo, sia in centro che in periferia, debbo ricredermi sulle doti del genero del camerata Rauti, del quale ricordo un infuocato comizio a Reggio, piazza Italia, nei giorni caldissimi della lotta per il capoluogo "trafugato" dai catanzaresi.
Intanto, la sicurezza: da quando se n'è andato Veltroni, il buonista, il permissivista, il sindaco del facciamo largo a tutti, Roma non è più quel porto franco di clandestini che era fino a pochi mesi fa, quando i reati commessi da questa gente allo sbando erano numerosissimi e, girare di notte in alcune zone era davvero rischioso.
L'illuminazione è stata potenziata ed è iniziata una vera e propria guerra contro la prostituzione stradale che aveva raggiunto un grado d'intollerabilità davvero mostruoso, non era difficile, infatti, al calar della sera, vedere donne seminude e transessuali prestare la loro "opera" senza curarsi nè dell'orario, nè del luogo, nè della presenza di stupefatti cittadini e talvolta di mamme con bambini al seguito.
Anche la zona Termini, tradizionalmente off limits nelle ore notturne, è stata quasi completamente bonificata, l'altra sera, grazie alla collaborazione degli abitanti della zona, che hanno fotografato coi telefonini ed anche filmato dai loro balconi le cosiddette "lucciole", a decine sono state prelevate e molte di loro rimpatriate perchè irregolari.

Da Veltrusconi o "er baracca", come lo chiamavano i romani che non lo sopportavano più, ad Alemanno, con la sua faccia da furbetto, la differenza si vede, eccome. Nei quartieri, poi, è un fiorire d'iniziative, ne cito una per tutte, quella di domenica alla Caffarella, con la festa degli aquiloni. Quello che qualcuno ha definito il parco degli stupri, dopo i recenti episodi, è tornato ad essere uno dei luoghi preferiti dai romani, e non solo da loro, per lo sport, il divertimento dei bambini, la possibilità di trascorrere piacevoli momenti lontano dallo stress e dall'inquinamento della metropoli.
Veltroni pensava all'immagine, ai festival costosissimi, col suo incedere sorridente, all'americana, mentre Roma sprofondava nel degrado. Cambiare era necessario, speriamo si continui così, per farla tornare veramente la città più bella del mondo.

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