31/08/09
GIORNALISTA, UNA PROFESSIONE NON PIU' AMBITA, TRANNE CHE IN CALABRIA
28/08/09
OSPEDALI COME CIMITERI, MA AI POLITICI INTERESSA IL POSTO IN LISTA
25/08/09
ANCHE A ME, COME A MOURINHO, PIACE IL RUMORE DEI NEMICI
21/08/09
OMAGGIO A PIPPO, EDICOLANTE E POETA CHE AMA LA SUA CITTA'
20/08/09
COME E' CAMBIATO L'AGOSTO NELLA CITTA' NON PIU' DESERTA
17/08/09
ARCHI, QUEI TELEFONI MUTI E IL CORAGGIO DEL PRESIDENTE LEO
12/08/09
CRISI DEI GIORNALI, E' IN ARRIVO LO TSUNAMI D'AUTUNNO
Prima Comunicazione è un mensile che, da più di trent'anni, si occupa di editoria, dei problemi dell'informazione in generale, col tempo ha acquistato una tale autorevolezza da essere considerato la Bibbia nel mondo della stampa in genere, con particolare attenzione a quanto di nuovo emerge nella variegata galassia dei media.
Io ne posseggo l'intera collezione, posso dire che il giornale diretto da Umberto Brunetti mi ha tenuto compagnia nel corso della mia carriera, ed ogni tanto, quando ce ne è stata l'occasione, ha dato informazioni sui miei spostamenti editoriali, che non sono stati pochi. Nell'ultimo numero, prima della pausa estiva, mi ha particolarmente colpito l'articolo di Carlo Rossella che ha affrontato, partendo dagli Usa, per poi spostarsi nel nostro Paese, la crisi che sta investendo la stampa quotidiana e periodica.
Si parla di un numero di esuberi eccezionale, gli osservatori prevedono un autunno davvero nero, con pre pensionamenti e riduzioni d'organico che riguarderebbero centinaia di colleghi. Rossella si cala nei panni del direttore che è costretto, per volontà dell'editore, a tagliare gli organici e le spese, mandando a casa colleghi che, negli anni, sono diventati soprattutto amici. E' dura rinunciare a quei privilegi che questo mestiere ancora offre, anche se nel corso degli ultimi anni sono stati ridimensionati: il telefonino e l'auto aziendali, la mensa, lo stipendio che, da pensionato, si riduce notevolmente.