25/06/09

IL MIRAGGIO DIVENTA REALTA' NELLE OPERE DI FAUSTO D'ORAZIO

Pubblico delle grandi occasioni, l'altra sera, alla galleria di Roberto Delle Fave, in via Festo Avieno, alla Balduina, per la personale di Fausto D'Orazio, che ha proposto alcuni dei suoi ultimi lavori, in attesa di esporli nel corso dell'estate in varie località italiane e anche all'estero.
Oltre all'artista ed all'appassionato gallerista, erano presenti, tra gli altri, Paolo Cristiano, critico d'arte e pittore egli stesso, Tonino D'Amore, Marco Calcagni, Franco Valente, Ugo Pergoli e Barbara Berardicurti, tutti artisti notissimi, il docente dell'accademia di belle arti Robertomaria Siena.
Fausto D'Orazio -scrive Laura Piccinelli nel catalogo- è dominatore della tela, ma lo è anche di se stesso. Non chiedetegli il motivo di una predilezione dei suoi soggetti: per l'artista ritrarre il reale dotandolo di personalissime emozioni, che arrivano però a chiunque, è gesto naturale, spontaneo, che non conosce artifici. Può parlare un cielo, una linea dell'orizzonte? - si chiede la Piccinelli - Certo, se hai dentro di te, e l'artista ce l'ha, il candore dei perenni miraggi: ed ecco che i colori magistralmente impiegati, sfumati, combinati, sanno limitare nello spazio sia il cielo, sia l'orizzonte.
La serata è stata allietata dall'esibizione di Mimmo Ascione, chitarrista di valore, che ha eseguito musiche ispirate dall'arte di D'Orazio, unendo in mirabile sintesi le tonalità dello strumento a quelle dei colori.
Il maestro D'Orazio continua dunque a stupirci, nel continuo rinnovarsi delle sue espressioni pur rimanendo fedele a uno stile che non è facile confondere, trasformando le emozioni del momento in splendide spettacolarizzazioni cromatiche.

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