10/06/09

CROLLA IL PDL A REGGIO, IL POTERE LOGORA ANCHE CHI CE L'HA

Sarà stato l'appiccicoso scirocco di questi giorni ad annebbiare le idee degli elettori reggini e della provincia: fatto sta che per il Cavaliere, cui erano state fatte mirabolanti promesse, dopo la nomina di Giuseppe Scopelliti, detto anche Peppe Show, a coordinatore regionale del Pdl, è finita piuttosto maluccio.
Sarà stato che il buon Giuseppe s'è un tantino distratto, tra un premio e l'altro in Italia e anche all'estero (venerdì 12 riceverà l'ennesimo a Roma) oppure ha pensato che sarebbe bastata la parola, come nella famosa pubblicità d'un confetto lassativo, per convogliare migliaia di votanti entusiasti di affidare le sorti della Calabria in Europa ai vari Pirilli, Pedà e Giacomino Mancini. A proposito di quest'ultimo, folgorato sulla via di Arcore, con qualche pranzetto anche a palazzo Grazioli, credo che suo nonno, il grandissimo politico Giacomo senior, non sia stato tanto tranquillo nella tomba nella quale riposa, dopo una vita da socialista, sempre e comunque.
A quei reggini di buona memoria, alcuni dei quali, mi dicono, lo hanno anche contestato nel corso del comizio di piazza Duomo, saranno tornate alla mente le infuocate giornate della rivolta per il capoluogo, per cui vedere quel giovanottino sorridente accanto a Scopelliti, ha fatto loro un certo effetto.
Facce tristi dei trombati, in attesa di trovare comunque una qualche poltrona, dopo tutto si sono sacrificati per noi, compreso Pirilli, che a Messina ricordano soprattutto per la sua pernacchia in pieno consiglio comunale, quando guerreggiava (politicamente, s'intende) sotto le bandiere almirantiane.
Se li sarebbe fatti tranquillamente altri cinque anni al Parlamento europeo, lui, ma la gente l'ha pensata diversamente e lo ha rispedito d'urgenza a Messina. Una sonora lezione d'umiltà per Scopelliti e i suoi corifei, il potere talvolta logora anche chi ce l'ha.

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