L’appuntamento è per giovedì 18 dicembre nell’esclusivo circolo antico tiro a volo, a piazzale delle Muse, zona Parioli, a Roma. Un reggino, già direttore generale di Confagricoltura, Arcangelo Mafrici, presenta la sua ultima fatica letteraria “Magia del mito greco. La prima notte di nozze di Zeus e di Era durò trecento anni.
Alla presenza dell’autore, e dell’editore, anch’egli reggino, Giuseppe Gangemi, di questa interessante performance di Mafrici parlerà il presidente della Suprema Corte di Cassazione, dottor Vincenzo Carbone. Saranno presenti esponenti di primo piano del mondo artistico, letterario, politico, sindacale, giornalistico, della Capitale, tra cui molti calabresi che frequentano l’associazione Fata Morgana, fondata da Mafrici qualche anno fa, che raccoglie numerosi reggini e di altre città della Calabria che a Roma vivono e lavorano, occupando posti di grande responsabilità e distinguendosi nei campi più diversi, dalla magistratura alla medicina.
Ci stupiamo al ricordo di Eurinome che, venuta al mondo dal Caos, scrive l’autore, non trovò nulla di solido su cui poggiare il piede: e ci stupiamo della bella Afrodite perché nata dalla candida spuma del mare; di Ermes, che proteggeva i ladri e gl’imbroglioni; di Efesto, nato talmente brutto, che la madre lo scaraventò giù dall’Olimpo; della spietata ira di Achille che trascinò più volte, intorno alle mura di Troia, il corpo dell’eroico Ettore ucciso per poi, pietoso, restituirlo alla moglie Andromaca; delle sirene il cui canto ammaliava i navigatori; di Caronte che, nel mondo degli Inferi, pretendeva un obolo per traghettare le anime da una sponda all’altra del fiume Stige; degli alberi i cui frutti facevano vivere la vita a ritroso.
Di tutto questo ci stupiamo, e delle mille e mille altre leggende che gli aedi e i rapsodi recitavano e cantavano presso le corti degli aristocratici, sulle piazze e per le strade della Grecia.
Alla presenza dell’autore, e dell’editore, anch’egli reggino, Giuseppe Gangemi, di questa interessante performance di Mafrici parlerà il presidente della Suprema Corte di Cassazione, dottor Vincenzo Carbone. Saranno presenti esponenti di primo piano del mondo artistico, letterario, politico, sindacale, giornalistico, della Capitale, tra cui molti calabresi che frequentano l’associazione Fata Morgana, fondata da Mafrici qualche anno fa, che raccoglie numerosi reggini e di altre città della Calabria che a Roma vivono e lavorano, occupando posti di grande responsabilità e distinguendosi nei campi più diversi, dalla magistratura alla medicina.
Ci stupiamo al ricordo di Eurinome che, venuta al mondo dal Caos, scrive l’autore, non trovò nulla di solido su cui poggiare il piede: e ci stupiamo della bella Afrodite perché nata dalla candida spuma del mare; di Ermes, che proteggeva i ladri e gl’imbroglioni; di Efesto, nato talmente brutto, che la madre lo scaraventò giù dall’Olimpo; della spietata ira di Achille che trascinò più volte, intorno alle mura di Troia, il corpo dell’eroico Ettore ucciso per poi, pietoso, restituirlo alla moglie Andromaca; delle sirene il cui canto ammaliava i navigatori; di Caronte che, nel mondo degli Inferi, pretendeva un obolo per traghettare le anime da una sponda all’altra del fiume Stige; degli alberi i cui frutti facevano vivere la vita a ritroso.
Di tutto questo ci stupiamo, e delle mille e mille altre leggende che gli aedi e i rapsodi recitavano e cantavano presso le corti degli aristocratici, sulle piazze e per le strade della Grecia.
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