Un pensiero per ricordare Aldo Sgroy il giorno dopo il suo funerale al quale non ho potuto prendere parte, come avrei voluto. Chi mi segue sa che da tempo mi sono praticamente trasferito a Roma e, dopo la morte della cara mamma, avvenuta a fine giugno, le mie visite a Reggio, che prima avevano quasi cadenza settimanale, si sono diradate.
Nella Capitale, anche da pensionato (benestante, chiosa un amico che ama punzecchiarmi) continuo la mia attività giornalistica.Del resto, il nostro mestiere, come quelli di medico, avvocato, ingegnere, intellettuali in genere, non prevede, almeno finchè il cervello funziona, di mettersi completamente a riposo. Oltre al mio blog personale, alla collaborazione col quotidiano on line Strill e il mensile cattolico Messaggero di Sant'Antonio, partecipo attivamente alla vita della corrente sindacale che fa capo agli amici Enzo Jacopino e Francesco Gerace.
Caro Aldo, quando nelle tenebre sarà soffocata ogni luce, non si estingua la fiamma della fede, ma illumini la nostra notte. Buon riposo.
Nessun commento:
Posta un commento