08/11/08

GIOVANNI MORABITO, DA REGGIO A VIA MARGUTTA



Metti una tiepida sera di Novembre in via Margutta, una tipica nottata romana, con le sue luci, le sue feste, gli eventi mondani. L’occasione è data dall’inaugurazione della mostra, nella galleria “Monogramma”, di un artista lombardo, Ottavio Fabbri, che, stando a quanto ne hanno scritto critici d’arte di grande spessore, sembra venire dallo spazio.
Il titolare della galleria, nella strada degli artisti, un tempo frequentata da Guttuso, Rosai, Novella Parigini, e tanti altri, è un reggino, Giovanni Morabito, altro “emigrato di lusso” nella Capitale dove si è trasferito ormai da tredici anni.
A Reggio, Giovanni Morabito è stato animatore d’iniziative artistiche di grande livello, la sua galleria in via Aschenez è stata la meta di pittori e scultori notissimi: Giovanni è stato anche un antesignano delle aste televisive, da una emittente locale. Poi, il salto a Roma, la grande avventura, la rapida affermazione in un mondo per lui pressoché sconosciuto. E venerdì sera ne abbiamo avuto la conferma al vernissage di Fabbri, con presenze importanti del mondo artistico, intellettuale, imprenditoriale, della Roma che conta, insomma.
C’eravamo anche noi, assieme a Renzo Arbore, Elsa Martinelli, il principe di tutte le feste romane, Carlo Giovannelli, Marta Marzotto, belle signore, rappresentanti della stampa, tanti fotografi a caccia di personaggi.
Ottavio Fabbri vanta uno straordinario curriculum, ha portato le sue opere in tutto il mondo. “Ho già visto i dipinti di Fabbri nello spazio” ha detto Buzz Aldrin, componente l’equipaggio della missione Apollo 11 sulla luna.
E Federico Zeri ha esclamato: “Violenti, quasi arroventati, i colori ardono con l’intensità dei simboli, con l’aggressività di un esplosivo microcosmo”.
E l’artista, di fronte ai tanti ammiratori nella galleria di un reggino che fa onore alla sua città, commenta:” Siamo fatti di polvere, ma è polvere di stelle”.
Ma Giovanni Morabito non si ferma qui, tra giorni inaugurerà all’istituto italiano di cultura a Londra una collettiva degli artisti Giuseppe Amorese, Enrica Capone, Vincenzo Ceccato, Luigi Menichelli, la reggina Angela Pellicanò, e Paolo Viterbini.
Coadiuvato dal figlio Gianluca, promettente giornalista, che gli cura l’ufficio stampa, il gallerista reggino organizzerà anche quest’anno “Mille bambini a Via Margutta”, evento di beneficenza che ha come madrina Maria Grazia Cucinotta.

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