15/01/11

COME REGGIO VISSE GLI ANNI DELLA BELLA EPOQUE NELLE IMMAGINI DI GAETANO LABATE


L'Italia da poco era stata unita, l'epopea garibaldina aveva visto il Sud protagonista, anche se con contorni diversi, che gli storici ancora non sono riusciti completamente a decifrare, finite le battaglie s'apriva la nuova era che ci avrebbe portato al Novecento.
Erano gli anni che i francesi non avevano esitato a definire quelli della "bella èpoque", all'insegna del risveglio artistico e culturale, della prima industrializzazione, dello sviluppo urbanistico. Reggio come visse quel periodo che dal 1870 si conclude nel dicembre del 1908, la notte del devastante terremoto-maremoto che portò in riva allo Stretto morte e disperazione, ci sono ferite ancora aperte di quel cataclisma?. A questa domanda, riprendendo un'idea di Luisa Bellissimo, giornalista pubblicista, ha risposto egregiamente il regista e documentarista reggino Gaetano Labate che ha presentato il suo ultimo lavoro intitolato, appunto, "Reggio e la belle èpoque". Collegando questo straordinario periodo al sisma che sconvolse le due città dirimpettaie, Labate ha proposto in un elegante cofanetto, due documentari, uno dei quali, quello sul terremoto, ha già riscosso, nel centesimo anniversario del tragico evento, un considerevole successo.
"Le prime ricerche alla biblioteca comunale reggina -spiega Labate- sono iniziate ad aprile del 2009 e, grazie alla collaborazione di Luisa Bellissimo, siamo riusciti a riesumare le testate giornalistiche che in quegli anni post unità veniva edite a Reggio. La Zagara, Calopinace, Giufà, La Provincia, Ferruccio, il satirico Don Cravio, Il Calabrone, La Luce, Il Lunedì, Gazzetta di Reggio Calabria. La selezione è stata laboriosa, che ci ha portato a raccogliere ben 2500 articoli, la storia di quanto accadde in quell'epoca fantastica, nella Reggio che diventava sempre più grande, il tutto condensato nei sessanta minuti di durata del documentario."
Gli autori si sono avvalsi di due importanti punti di riferimento: il Museo della stampa e stampa d'arte" di Lodi, e il "Gruppo storico Vicolo Mottana" di Recoaro Terme. Importante il contributo dato dagli operatori della biblioteca comunale.
Le macchine tipografiche di quel tempo e i costumi, autentici, sono stati pertanto utilizzati per le riprese che presentano squarci d'autentica maestria, come del resto Labate ci ha abituati in questi anni con le sue produzioni.
Gli anni in cui tutta l'Europa visse la cosiddetta belle epoque videro anche Reggio fulcro di tante iniziative artistiche, culturali, sportive, la città visse momenti felici, l'economia locale era florida, e certamente il periodo aureo sarebbe durato a lungo se non fosse arrivata la catastrofe del 1908, la ripresa sarebbe stata lunghissima.
Mentre sono in corso le manifestazioni del 150 esimo dell'unità d'Italia, sarebbe veramente opportuno se le amministrazioni locali pensassero ad inserire l'iniziativa di Labate tra i momenti che saranno dedicati alla rievocazione storica, proiezioni nelle scuole, distribuzione di copie del dvd, la storia di solito viene scritta dai vincitori e, quando i fatti sono ancora recenti, non è facile raccontarli con imparzialità. Le giovani generazioni è opportuno che conoscano cosa accadde ai loro antenati in quella bellissima epoca che venne vissuta da almeno due generazioni di reggini.
Mi sento di dare un consiglio a chi segue il mio blog: Reggio e la bella epoque va visto e promosso fuori dalla nostra città, come farò io, è questo un modo per proiettare una immagine diversa, sicuramente positiva, di Reggio e della Calabria.
Labate non si ferma, è già al lavoro, con l'amore per la sua terra che lo contraddistingue, per "raccontare" la storia per immagini, bellissime e toccanti, di altre epoche, per mantenere viva la memoria e non spegnere il ricordo di chi ci ha preceduti.

Nessun commento: