11/09/09

QUALCHE "COLLEGA" DI TARANTINI CIRCOLA ANCHE DALLE NOSTRE PARTI

Mentre il Paese vive nell'ansia di conoscere il numero esatto delle ragazze invitate ad allietare le serate del presidente del Consiglio e dei suoi ospiti, continua lo stillicidio (tanto per usare un termine caro a Fini) di anticipazioni sulle presunte rivelazioni di Giampi Tarantini, spregiudicato uomo d'affari barese col vizietto della cocaina.
Giustamente, il nuovo procuratore Laudati, magistrato di provata serietà, non ha nascosto la preoccupazione per il danno procurato dalla continua fuga di notizie ad un'indagine che, e lui l'ha chiarito in maniera definitiva, non ha portato ad alcuna ipotesi di reato nei confronti di Berlusconi.
L'inchiesta, mi si perdoni il termine, ma non riesco in questo momento a trovarne altri, rischia di andare a p......Ma quello che mi preme ricordare ai miei sempre più affezionati lettori, che ormai considero tutti amici, è che di Tarantini in giro anche dalle nostre parti ce ne sono parecchi. In certi ambienti politico-giornalistici, in genere nel sottobosco degli enti di sottogoverno, i loro nomi sono noti, vengono sussurrati, ma poi ognuno si fa, come si suol dire, i fatti propri.
Ricordo un paio di assessori regionali della prima repubblica, attorniati da individui che, all'apparenza, avevano solo il ruolo di capi elettori, di sostenitori, ma che in realtà altri non erano che procacciatori di belle donne, di coscia lunga, per dirla con Giampaolo Pansa, destinate a fare "compagnia" specialmente nelle serate romane quando la lontananza da casa si fa sentire.
Alcuni di questi reggicoda in servizio permanente effettivo sono riusciti anche a fare carriera, procurando lo svago ai loro capi, altri ne hanno approfittato per concludere affari e sono anche riusciti a farsi una posizione, altri sono rientrati nei ranghi accontentandosi di un buon posto in qualche ufficio, senza strapazzarsi troppo.
Questo modo per riuscire ad ottenere successo e denaro non l'ha inventato certamente il Giampi barese che investiva il denaro sperando in cospicui ritorni, battendo tutte le piazze politiche, da destra a sinistra.
Questo Tarantini, che sia un millantatore, uno squallido ricattatore, un lenone d'alto bordo, lo dovranno stabilire i giudici, allo stato la sua immagine è quella d'un "pappone" che se la potrebbe cavare con un processo per induzione alla prostituzione. Ma ricordiamoci che non è il solo, anche da noi di suoi "colleghi" ne circolano diversi. Non è escluso che, prima o poi, qualche giudice si ricordi d'indagare, magari trovando fascicoli impolverati giacenti nei cassetti di qualche Procura. Io non ci conterei molto, ma chissà.......

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