15/09/09

MISS ITALIA TORNA A PARLARE CALABRESE, EVVIVA!

L'elezione di Maria Perrusi, splendida diciottenne dall'aspetto nordico, che ha sbaragliato il campo delle concorrenti al titolo di miss Italia, arriva in un momento in cui sulla Calabria sono accesi i riflettori della cronaca, per svariati motivi.
In primo luogo, la politica, sempre più confusa e litigiosa, mentre gli aspiranti alla successione di Agazio Loiero affilano le armi, poi la criminalità dilagante, nonostante, di tanto in tanto, le forze dell'ordine riescano a togliere dalla circolazione pericolosi capibastone latitanti. Ci mancava, adesso, che il procuratore di Paola, Bruno Giordano, un magistrato che conosciamo bene, si mettesse in testa di fare luce su uno dei tanti misteri italiani, quello dello smaltimento illegale e criminale di rifiuti dannosi per l'uomo. Giordano sta arrivando dove suoi colleghi, certamente più noti di lui e adusi ad apparire sui giornali ad ogni piè sospinto, non sono riusciti o non sono voluti arrivare.
Ma lasciamo da parte queste cose tristi e godiamoci il momento di gioia. Dopo Raffaella De Carolis, Graziella Chiappalone, Claudia Trieste, ecco la giovanissima di Fiumefreddo Bruzio indossare fascia e corona della più bella d'Italia.
Maria rappresenta il meglio della Calabria dei giovani di quarta generazione, i cosiddetti figli del benessere, cresciuti con gli omogeneizzati, i suoi occhi e il suo sorriso hanno stregato la giuria d'un concorso che, pur perdendo colpi negli ultimi anni, conserva ancora quasi intatto il suo fascino.
Questa ragazzona bionda ci riscatta difronte al Paese che guarda al Sud, alla nostra regione in particolare, come ad un fastidioso fardello che altri devono sopportare, una terra di politici lamentosi e incapaci, incollati alle poltrone dopo essere passati da un partito all'altro, da un governo all'altro, scavalcando agilmente prima e seconda repubblica.
Sulle prime pagine dei giornali, accanto alle navi dei veleni, ai boss ammanettati, alle continue "imprese" del racket, l'immagine solare di chi ha raccolto il testimone da un'altra sudista, la siciliana Miriam Leone. Auguriamo a Maria Perussi i migliori successi, davanti a lei la strada è lunga e insidiosa, ma siamo certi che un posto nell'Olimpo dello spettacolo saprà guadagnarselo.

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