02/05/10

"AFFARI TUOI" NON AVRA' PIU' IL CATTIVO DOTTOR PASQUALE


Una pizza a pranzo nel cuore di Roma, da “Alfredo” in piazza Augusto imperatore, si mangia all’aperto, la città eterna regala una delle sue splendide giornate di primavera. Tutto intorno è un viavai di turisti d’ogni parte del mondo, il ponte del primo maggio ha portato tanta gente, una vera boccata d’ossigeno in tempi di crisi.
Al tavolo accanto una gradita presenza, occasione per una piacevole conversazione con Pasquale Romano, l’ineffabile “dottore” della popolare trasmissione di Raiuno “Affari tuoi” condotta con successo dal vulcanico Max Giusti.
Pasquale mi dà subito una notizia: da settembre, quando il programma dovrebbe riprendere, a condurre le trattative con i concorrenti alle prese coi pacchi non ci sarà più lui. Infatti ha deciso di fare il produttore per conto della Toro, con sede anche in Spagna, che, tra l’altro, si è aggiudicata i diritti de “La talpa”.
Dopo anni di successi, (Romano, tra l’altro, ha firmato programmi come Il Malloppo, e I soliti ignoti) il simpatico Pasquale, cognato dell’indimenticabile Alberto Castagna, è alla ricerca di nuove esperienze.
E mentre entrambi gustiamo una napoletana con bufala, fiori di zucca e filetti di alice, un’altra notizia: quanto prima vedremo una novità (non posso anticiparvi altro) che prevede una sfida sul piccolo schermo tra due noti conduttori. Certamente sarà un successo. Intanto, la Rai dovrà organizzarsi per riproporre con una nuova guida (sembra che né Giusti né Insinna siano più disposti a condurre la trasmissione) “Affari tuoi” che ha assicurato in questi anni ottimi ascolti.
A Pasquale Romano facciamo i nostri auguri con un brindisi sotto i portici di piazza Augusto imperatore, circondati da giapponesi che fotografano, come al solito, tutto quello che capita a tiro, comprese le fumanti pizze che escono dal forno.

1 commento:

Ripetizioni-Tesi ha detto...

Si si... sicuramente è davvero apprezzabile come professionista. E' simpatico, serio. Sa fare il suo mestiere. Parola di Psicologa. Ma in tutto ciò, sottolineo soltanto una nota dolente visto che parliamo di un lavoro che si lascia e un altro che se ne trova. E visto che il 1 Maggio quest'anno l'ho particolarmente sentito sulla mia pelle e non lo ritengo "spento" insieme alle luci dei riflettori del "concertone"!!! La riflessione è: beato il Dottore che almeno ha la possibilità di girare come vuole di mestiere in mestiere... noi neo-laureati (col massimo dei voti per giunta), noi neo- abilitati a una professione che vediamo col cannocchiale, al massimo possiamo girare da un call centre all'altro o quando ci è andata bene da un co.co.co o co.co.pro o coccodè all'altro. Beato il Dottore. Beata questa Italia che guarda i pacchi.
Tutto questo spesso mi ha portata a rimpiangere di non avere più mio padre. Comunque, cari saluti, Dottor Calabrò!
Maria Giovanna Napoletano