Ci sta lavorando da tempo con grande impegno, Gaetano Labate, al suo nuovo documentario destinato a ripetere il successo ottenuto con quello rievocativo del disastroso terremoto che il 28 dicembre 1908 distrusse Reggio e Messina, nonchè numerosi centri dell'interno sulle due sponde, provocando migliaia di vittime.
Il noto regista e documentarista reggino, infatti, pensa a un lavoro che riporti alla luce gli anni della Belle epoque reggina, a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento.
Da quanto è stato possibile apprendere, a seguito di minuziose ricerche iconografiche, Labate è riuscito a ricostruire un periodo storico della città che ha riservato parecchie sorprese, per cui anche stavolta dovrebbe venirne fuori un piccolo capolavoro, sulla scia dei dvd sulla storia di Reggio e sul tiranno Anassilao.
Intanto, in quegli anni, era un fiorire di iniziative editoriali, anche se mancava un quotidiano locale, poi verranno le avventure di Orazio Cipriani col suo Corriere di Reggio e di Filippo Rizzo con la Voce di Calabria.
In città circolavano fogli dal carattere estremamente....pungente, nel senso che gli amministratori dell'epoca venivano continuamente messi sotto accusa, anche di fronte a problemi che, oggi, ci appaiono banali, ma allora i cronisti non perdonavano ai responsabili della cosa pubblica la benchè minima distrazione, fosse una semplice buca stradale, la carenza d'acqua, l'igiene scarsa, tutte cose che, a distanza di tanto tempo, appaiono estremamente attuali.
Ma Reggio nel periodo della belle epoque era anche cultura, spettacoli d'alto livello, giornalismo satirico, politica, insomma era una città vivace sotto tutti i punti di vista-
Aspettiamo con ansia questa nuova impresa di Gaetano Labate del quale va ricordato l'impegno civile, da cittadino e da cineasta, nel tentativo di portare sempre più in alto il vessillo della Reggio bella e gentile. Siamo certi che anche stavolta sarà un successo.
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