E' un periodo fecondo per il noto artista che tra qualche giorno concluderà la sua performance dedicata al paese del Reatino cui lo legano ricordi di vita e esperienze entusiasmanti. Un successo senza aggettivazioni quello che ha accompagnato l'esposizione di lavori, alcuni dei quali appartenenti a collezionisti privati, nelle sale di banca Fideuram Invest a Roma. Un omaggio, questo che D'Orazio ha voluto fare al paese martoriato dal terremoto, dove ha vissuto a lungo e ogni estate regalava ai tanti visitatori, dipingendo all'aperto, scorci di un angolo della Sabina tra i più suggestivi di quella provincia rurale che conserva usi e costumi antichissimi.
Paesaggio del Maestro D'Orazio
Nel mentre la mostra romana volge al termine, Fausto non ha voluto mancare al tradizionale appuntamento con via Margutta, una manifestazione che vede presenti nella strada del centro di Roma nota come la via degli artisti, pittori che non rinunciano, come D'Orazio, a portare fuori dagli atelier i loro lavori, aprendosi al pubblico non solo romano. Anche stavolta Fausto non ha voluto discostarsi da quelle che sono le sue caratteristiche, che ne fanno, come ama definirsi, un "artigiano del colore" con i suoi caratteristici fasci di luce che come sentieri luminosi, attraversano l'opera. Anche le rovine delle case di Amatrice che, autentiche ferite, emanano sentimenti dolorosi, diventano arte viva quasi a voler rinnovare lo strazio di ore di terrore e morte. Amatrice vive e vivrà ancora nelle tele di D'Orazio e sarà la memoria per chi ha perduto tutto tranne la speranza.
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