07/05/12

COLOMBA ANTONIETTI, LA VERA STORIA DI UN'EROINA


Colomba Antonietti nell'unico ritratto dell'epoca
E' una calda giornata di Giugno, il 13, anno 1849, ricorrenza di Sant'Antonio, in alcuni quartieri di Roma solitamente si fa festa, ma da tempo la città eterna è squassata dal fuoco dell'artiglieria francese.
La Repubblica Romana sta vivendo i suoi ultimi, gloriosi, giorni. Sono le sei del pomeriggio, nei pressi delle mura gianicolensi, bersagliate dai cannoni francesi nel tentativo di aprirvi delle brecce e dare l'assalto ad un manipolo di giovani che difendono quel caposaldo con tutte le loro forze.
Una palla di cannone, rimbalza sul muraglione e colpisce, squarciandogli il ventre, un giovane soldato, che muore sul colpo.
Un ufficiale, il conte Luigi Porzi, abbandona i suoi uomini e si getta sul quel corpo inanimato in preda alla disperazione: quel morto è una donna, vestita da soldato, è la sua giovanissima moglie, si chiama Colomba Antonietti, che combatteva al fianco del marito, cui la legava un amore indistruttibile, che solo la morte avrebbe spezzato.
La vera storia di questa eroina è stata scritta da una studiosa romana, Cinzia Dal Maso, che ha dato alle stampe, per Edilazio, un vero e proprio gioiello, che gli storici e gli appassionati studiosi di questo periodo della nostra storia patria non potranno che apprezzare.
Una vicenda di patriottismo, quella di Colomba Antonietti, ma anche una struggente storia d'amore tra la figlia di un fornaio e un giovane cadetto pontificio di nobile famiglia. I due riuscirono a coronare col matrimonio il loro appassionato legame dopo una serie di disavventure e ostacoli d'ogni genere, a cominciare dall'opposizione dei genitori di lei che non condividevano e anzi consideravano impossibile che una ragazza plebea potesse unirsi, sulla base delle convenzioni dell'epoca, ad un militare per giunta nobile di casato.
Cinzia Dal Maso, che ha presentato nella splendida cornice della biblioteca Casanatense il suo lavoro, ha ricostruito, con rigore, la vita di Colomba, il cui busto marmoreo si trova al Gianicolo, liberandola da menzogne e inesattezze che, nel tempo, hanno caratterizzato il lavoro di storici poco accorti e senz'altro poco documentati. Per l'occasione, sono intervenuti la psicologa e psicoterapeuta Mariolina Palumbo, Franco Tamassia, direttore dell'istituto internazionale di studi "Giuseppe Garibaldi", Massimo Scioscioli, presidente della sezione romana dell'associazione mazziniana. Ha moderato l'incontro la giornalista Annalisa Venditti che ha dato lettura di brani significativi del libro.
Chi voglia scoprire una bellissima storia d'amore e patriottismo fino all'estremo sacrificio non ha altro da fare che scorrere le pagine di questo agile lavoro, che unisce alla ricerca storica più accurata, l'illustrazione di un sentimento che va oltre il tempo e lo spazio: l'amore. 

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