07/04/12

C'ERA UNA VOLTA ROMA LADRONA, RIVOLGERSI IN VIA BELLERIO

C'è una strana aria in questi giorni negli ambienti politici della Capitale, invasa, come al solito, da comitive di turisti che, per fortuna, la scelgono ancora come meta delle vacanze pasquali. Nessuno si aspettava, anche se da qualche parte la voce, quasi un sussurro, era uscita di una inchiesta sui soldi della Lega, che il caso deflagrasse in maniera tanto violenta.
Dopo il tesoro della Margherita "inghiottito" dal cassiere Lusi, che dai giudici ci manda anche la moglie, dopo i pettegolezzi sulla gestione del patrimonio dell'ex Alleanza nazionale, ereditato a sua volta dal vecchio Msi di Almirante, pochi avrebbero sospettato che i milioni erogati dallo Stato alla Lega-partito venissero gestiti così come pare facesse questo tesoriere, il Belsito dalla faccia che mi ricorda quello d'un commerciante di suini della bassa Padana.
Che poi ci finisse in mezzo anche la 'ndrangheta, che a quanto pare ormai è dovunque, per la gioia del procuratore Pignatone che promette di darle filo da torcere anche a Roma e dintorni, chi l'avrebbe mai immaginato?.
Bossi dice che non si farà dimenticare, e su questo siamo disposti a giurare, qualche dito medio alzato e qualche rutto al microfono d'una spaurita collega televisiva ci verranno offerti, ma non penso che il popolo leghista, gente sana, che ha creduto in lui come fosse il Messia, sia disposta a giustificarlo, una volta che l'opinione pubblica verrà messa al corrente di tutto quanto c'è nelle carte di chi sta indagando.
Naturalmente, si parla di complotto, di tradimenti, mentre Bobo Maroni, ancora scortatissimo come fosse ministro in carica, viene subissato dagli insulti di chi lo ritiene il regista di questa operazione di demolizione del mito Bossi.
I giorni che verranno diranno, ma per il Carroccio è una brutta botta. Di tutto questo trambusto vuole approfittare Di Pietro, per giocarsi la carta del referendum per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Prevista ressa ai gazebo per la raccolta firme. Ma anche l'ex magistrato di Mani Pulite potrebbe avere qualche sorpresa, se qualcuno andasse a ficcare il naso sulla gestione delle casse di IDV. Non è una Pasqua serena per tanti italiani, alle prese con difficoltà economiche senza precedenti e anche la categoria dei giornalisti non se la passa tanto bene, con testate che chiudono, altre che "razionalizzano" e altre che fingono crisi per nascondere magagne gestionali. Ma questa è altra storia, di cui vi parlerò prossimamente. Il mio blog non chiuderà. Se Dio lo vorrà.

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