17/02/10

LA CALABRIA FRANA SULLA SUA CLASSE POLITICA


Le drammatiche immagini della gigantesca frana di Maierato hanno riportato l'attenzione di tutto il mondo sulla Calabria, riaprendo antiche ferite su una terra che già moltissimi anni fa Giustino Fortunato, meridionalista anti litteram, aveva descritto come uno "sfasciume pendulo sul mare".
Quel mare che, dall'alto delle colline di Maierato, a pochi chilomentri da Vibo e da Tropea, le "regine" del turismo estivo, s'intravede, nelle giornate di cielo chiaro all'orizzonte si stagliano le Eolie.
Le notizie s'accavallano, è un tragico bollettino dalle cinque province calabresi, proprio nei giorni in cui la classe politica è in tutt'altre faccende affaccendata: il presidente uscente, e forse purtroppo rientrante, l'ineffabile Agazio Loiero, sorride dalle pagine del suo giornale preferito, dopo aver vinto le primarie. Non è stato quel plebiscito che i suoi corifei si erano affrettati ad annunciare, addirittura oltre l'ottanta per cento, ma non è andata così, è stata veicolata una immagine distorta della realtà, tanto quegli allocchi dei calabresi sono abituati ormai a credere a tutto.
Ma, come dice un antico proverbio, il diavolo spesso ci mette la coda e il clima trionfalistico è stato turbato dall'ennesima disgrazia abbattutasi a pochi chilometri dal "regno" di Loiero e soci.
Ci si aspettava, a questo punto, l'arrivo del presidente Berlusconi, accompagnato da Bertolaso, l'uomo delle emergenze, ma il primo era impegnato nella presentazione delle "ragazze" candidate alle Regioni, l'altro a difendersi su tutti i canali e su tutti i giornali, della Calabria qualcuno si occuperà, come a Cavallerizzo, come in tanti altri posti.
Tra il fango e le macerie la gente s'aggira smarrita, sola di fronte al dramma, qualcuno porterà forse da mangiare e da bere, l'estate non è molto lontana, si può vivere anche in tenda.

14/02/10

SCOPERTI 101 LUOGHI ADATTI PER DICHIARARSI A CHI SI AMA


Sono due le radio romane che seguo con assiduità e che mi tengono compagnia anche nelle ore notturne, durante i viaggi in auto: si tratta di Radio Rock, sì quella della famosa notte del terremoto de L'Aquila, e Radio sei, che è l'emittente ufficiale dei tifosi laziali.Io, che di fede calcistica, sin da bambino, sono romanista, amo ugualmente questa radio che ho scoperto quando a guidarla era un personaggio assai noto nella Capitale, Gianni Elsner, anche lui romano d'adozione, già parlamentare radicale, promotore di varie iniziative socio-culturali, tifosissimo dei colori biancazzurri.
Elsner è scomparso qualche mese fa, al suo funerale, come s'usa dire, c'era mezza Roma, a suo nome è stata intitolata una Fondazione, la radio va avanti come se lui fosse sempre presente, coi "ragazzi" che in oltre trent'anni ha allevato.In occasione della festa degli innamorati che continua ad essere onorata alla grande, con enorme consumo di fiori, dolci, regali d'ogni genere, Radio sei ha ospitato una giovane scrittrice, Valeria Arnaldi, che ha appena sfornato, per i tipi della Newton Compton un interessante volume che propone 101 luoghi di Roma, adatti, secondo l'autrice, per gli incontri amorosi, ma anche per una riscoperta di paesaggi, scorci particolari, edifici e monumenti che anche i romani neppure conoscono o, se sanno che esistono, non li hanno mai visitati.
E così, in attesa di correre in libreria, come avranno fatto tanti degli ascoltatori di Radio sei, per un regalo originale il giorno di San Valentino, ne ho gustato un anticipo grazie all'autrice. Ho appreso, ad esempio, che c'è un portone, in zona Aventino, dal quale, guardando dal buco della serratura, si può, attraverso il giardino del palazzo, godere la vista di San Pietro.
Una delle tante "chicche" che Valeria Arnaldi ha scovato per consigliare a chi deve dichiarare il suo amore, magari offrendo l'anello con la promessa di matrimonio, il posto migliore per creare l'atmosfera più adatta
Radio sei, come fanno anche emittenti private d'altre città, mette in palio premi per chi azzecca risultati e marcatori della squadra del cuore, dando spazio, oltre ai fedelissimi laziali, anche ai romanisti che, in questo momento, certamente non soffrone le pene degli uomini di Lotito. Così Gianni Elsner aveva voluto e così Federico e gli altri (perdonantemi, non conosco i nomi di tutti) fanno. Radio Rock e Radio sei, ognuna per la sua parte, svolgono ruoli importanti in una metropoli attraversata da lingue, tradizioni, storie, passioni, al servizio degli ascoltatori con un rapporto diretto e insostituibile.

12/02/10

ROMA TUTTA CANDIDA COME DOPO LA GRANDE NEVICATA DEL '56


I romani l'aspettavano dal 2005, quando sulla Capitale erano caduti pochi centimetri di neve. Ma quella di oggi avrà certamente richiamato alla memoria, specialmente di quelli più avanti negli anni, la famosa nevicata del 1956, immortalata nella splendida canzone portata al successo da Franco Califano e dall'indimenticabile Mia Martini.
Uno spettacolo inomparabile, il bianco manto ha cominciato ad avvolgere i quartieri più in alto, come ad esempio le zone di Monte Mario, Camilluccia, Trionfale, intorno alle otto e mezza, quando il traffico è in uno dei momenti di punta e i ragazzi che andavano a scuola ne hanno approfittato per due "pallate" prima d'entrare in classe.
Ma sono stati in tanti che, con la scusa del freddo, non sono entrati ed hanno preferito riunirsi nei bar a far casino, dopo tutto un evento del genere chissà quando capiterà di nuovo.
Roma è diventata, specialmente nelle pinete e lungo il Tevere, come una delle città nordiche, lungo la tangenziale le auto, contrariamente al solito, procedevano lentamente, nessuno se lo è voluto perdere questo spettacolo.
Roma era tutta candida, tutta pulita e lucida, cantava Califano, e allora non c'era certo lo smog di adesso, sia benedetta la neve, che ci farà respirare meglio. E intanto, per gli amanti dello sci, s'annuncia un fine settimana d'eccezione, il Terminillo è a pochi minuti, e poi il Gran Sasso e le altre mete abruzzesi. Si dice che la bianca coltre (all'Ansa ci vietavano di usare questo termine) porti bene, sotto la neve pane, dicevano gli antichi. Che sia un buon segno per questo 2010 partito all'insegna di scandali, tensioni politiche e crisi inarrestabile?. Io ci credo.