10/06/17
08/06/17
05/06/17
Da giornalistitalia.it
Nel volume del giornalista calabro-laziale l’esperienza di 50 anni da cronista di strada
“Il mestieraccio” raccontato da Franco Calabrò
ROMA
– Il mestiere più bello del mondo, quello del giornalista, alla fine è
un “mestieraccio”, anche se poi non lo si cambierebbe per tutto l’oro
del mondo.
Franco Calabrò, giornalista di lungo corso con l’esperienza di 50 anni da cronista di strada, spulciando dai suoi preziosi e riservatissimi taccuini traccia un affresco quanto mai suggestivo e affascinante del mestiere. Dagli scoop al lavoro di desk, dagli incontri agli scontri con persone, personaggi e luoghi che hanno lasciato il segno.
Ne esce fuori “Il mestieraccio” (Media&Books editore, pagine 224, euro 16, anche in e-book su Google Play e Amazon Kindle), un racconto palpitante e senza dubbio coinvolgente su com’è cambiato il lavoro di giornalista e quanto sia difficile, oggi più di ieri, fare questa professione che richiede ancora passione, dedizione e tanti sacrifici.
È una galleria di giovani giornalisti che hanno saputo conquistare le vette della professione, con posizioni di alto prestigio, ma è anche la storia di tantissimi altri che, nel corso degli anni, hanno continuato con convinzione e determinazione, senza clamori o scoop, a fare onestamente e degnamente il mestiere di comunicare ai lettori, gli unici loro veri padroni.
Franco Calabrò, giornalista di lungo corso con l’esperienza di 50 anni da cronista di strada, spulciando dai suoi preziosi e riservatissimi taccuini traccia un affresco quanto mai suggestivo e affascinante del mestiere. Dagli scoop al lavoro di desk, dagli incontri agli scontri con persone, personaggi e luoghi che hanno lasciato il segno.
Ne esce fuori “Il mestieraccio” (Media&Books editore, pagine 224, euro 16, anche in e-book su Google Play e Amazon Kindle), un racconto palpitante e senza dubbio coinvolgente su com’è cambiato il lavoro di giornalista e quanto sia difficile, oggi più di ieri, fare questa professione che richiede ancora passione, dedizione e tanti sacrifici.
È una galleria di giovani giornalisti che hanno saputo conquistare le vette della professione, con posizioni di alto prestigio, ma è anche la storia di tantissimi altri che, nel corso degli anni, hanno continuato con convinzione e determinazione, senza clamori o scoop, a fare onestamente e degnamente il mestiere di comunicare ai lettori, gli unici loro veri padroni.
In 50 anni di “mestieraccio” Franco
Calabrò ha incontrato grandi personaggi: politici e manager, mafiosi e
capibastone, vittime e carnefici, legati alla cronaca e diventati, in un
modo o nell’altro personaggi. Che la penna di Calabrò ci riporta
all’attenzione, con vividezza e meticolosità e la pignoleria del vecchio
cronista che consumava le scarpe. Un libro gradevole, lo specchio
di
dieci lustri della nostra storia recente, che farà piacere
ripercorrere
e riscoprire.
Franco Calabrò, nato a Rieti, ma vissuto per tanti anni a Reggio Calabria, prima di stabilirsi definitivamente a Roma, è un giornalista professionista, iscritto all’Ordine dal 1967. Ha iniziato alla Tribuna del Mezzogiorno, finendo la carriera alla Gazzetta del Sud. Ha lavorato al Corriere Mercantile, Il Giornale di Calabria, Oggisud, Agenzia Ansa, e ha collaborato con Il Giorno e i settimanali Oggi e Panorama e con le rubriche tv Linea diretta e Telefono Giallo. (giornalistitalia.it)
Franco Calabrò, nato a Rieti, ma vissuto per tanti anni a Reggio Calabria, prima di stabilirsi definitivamente a Roma, è un giornalista professionista, iscritto all’Ordine dal 1967. Ha iniziato alla Tribuna del Mezzogiorno, finendo la carriera alla Gazzetta del Sud. Ha lavorato al Corriere Mercantile, Il Giornale di Calabria, Oggisud, Agenzia Ansa, e ha collaborato con Il Giorno e i settimanali Oggi e Panorama e con le rubriche tv Linea diretta e Telefono Giallo. (giornalistitalia.it)
02/06/17
Pubblicato “Il Mestieraccio”, i 50 anni di vita professionale di Francesco Calabrò
Posted by Redazione Cosenza Channel
E’ il mestiere più bello del mondo, quello del giornalista, ma secondo l’autore – con l’esperienza di 50 anni da cronista di strada – alla fine è un “mestieraccio”, anche se poi non lo si cambierebbe per tutto l’oro del mondo.
Franco Calabrò, giornalista di lungo corso – spulciando dai suoi preziosi e riservatissimi taccuini – traccia un affresco quanto mai suggestivo e affascinante del mestiere. Dagli scoop al lavoro di desk, dagli incontri agli scontri con persone, personaggi e luoghi che hanno lasciato il segno.
Ne esce fuori un racconto palpitante e senza dubbio coinvolgente su com’è cambiato il lavoro di giornalista e quanto sia difficile, oggi più di ieri, fare questa professione che richiede ancora passione, dedizione e tanti sacrifici.
E’ una galleria di giovani giornalisti che hanno saputo conquistare le vette della professione, con posizioni di alto prestigio, ma è anche la storia di tantissimi altri che, nel corso degli anni, hanno continuato con convinzione e determinazione, senza clamori o scoop, a fare onestamente e degnamente il mestiere di comunicare ai lettori, gli unici loro veri padroni.
In 50 anni di “mestieraccio” Franco Calabrò ha incontrato grandi personaggi: politici e manager, mafiosi e capibastone, vittime e carnefici, legati alla cronaca e diventati, in un modo o nell’altro personaggi. Che la penna di Calabrò ci riporta all’attenzione, con vividezza e meticolosità e la pignoleria del vecchio cronista che consumava le scarpe. Un libro gradevole, lo specchio di dieci lustri della nostra storia recente, che farà piacere ripercorrere e riscoprire. Attualmente è presente sulle piattaforme Kindle e Google Play e su Amazon, in attesa dell’uscita cartacea.
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